Era il 1900, l’inizio del secolo. Due donne e quattro uomini vagavano a piedi attraverso il Ticino svizzero e la parte più settentrionale della Lombardia, quella che si incunea nella Federazione Svizzera. Tra loro vi era la sassone Ida Hofmann. Come il resto del gruppo, indossava larghi abiti in lino, calzava semplici sandali e teneva i capelli liberi, appena trattenuti da una fascia sulla fronte. Si potrebbe dire che fossero hippy ante litteram. Tuttavia avevano ben chiaro cosa fare: volevano acquistare un terreno su cui creare la loro comunità spirituale, quella che col nome di Monte Verità sarebbe passata alla storia e avrebbe influenzato per decenni le generazioni ribelli, esempio e stimolo per molte persone che volevano cambiare approccio alla vita.

Scarica l’articolo completo qua

Ascolta l’audiolettura qua