Chissà perché io non ho nemmeno per un istante temuto il Covid19. Per me fin dall’inizio è stato abbastanza chiaro che è la paura che fa danni, non il “virus”. Mi è tornato in mente di recente un vecchio film di Ramtha in cui si parlava di come l’adrenalina dia dipendenza e mi sono chiesta se non stia succedendo proprio questo. Molta gente “ha bisogno” di paura perché è adrenalina-dipendente. Ho chiesto alla sorella, medica ricercatrice e donna di potere, Marinella Maxia un approfondimento sul tema “dipendenza da paura”. Di seguito pubblico l’articolo che lei ha scritto in risposta. Sono onorata di dare a questa grande Donna visibilità sul mio sito
Adrenalina e assuefazione alla paura
Di Dott. Marinella Maxia

La paura è tra le emozioni più antiche perché legata alla nostra sopravvivenza ed ha un’importanza gerarchica fondamentale nei confronti delle altre emozioni. Infatti ha la precedenza su tutte. Quando ci lasciamo prendere dalla paura siamo sopraffatti. Di fronte ad una minaccia, l’organismo mette in atto una serie di reazioni e si prepara alla difesa o alla fuga e questa si chiama “sensibilizzazione”. Se però lo stimolo stressogeno si presenta costantemente, la soglia di tollerabilità si eleva e ci porta verso l’assuefazione. Noi ci troviamo a produrre, nella nostra vita, tantissima adrenalina. L’adrenalina è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che si trovano sopra i reni. In situazioni di pericolo l’ipotalamo dal cervello manda segnali al surrene per produrre adrenalina. Quando questo ormone è attivo noi per così dire “ci potenziamo”: il cuore batte più forte, più sangue giunge ai tessuti e noi sentiamo più energia. Inoltre siamo concentrati sul problema da risolvere, la vista si potenzia mentre l’udito si riduce, questo per estraniarci dall’esterno e rimanere concentrati sul problema da risolvere.
Adrenalina e cortisolo (un altro ormone dello stress) prodotti in eccesso sono un cocktail devastante: portano a stress cronico ed infine ad esaurimento. Le persone allora iniziano ad ammalarsi e accusano sintomi come l’insonnia, paura e angoscia, aumentano di peso e si sentono sempre più stanche. Nella nostra società capovolta ci sono addirittura persone che il pericolo lo cercano e ne provano piacere (per esempio chi pratica sport estremi). Chi capisce questo comprende anche che all’adrenalina ci si può assuefare e quindi diventarne dipendenti ovvero drogati. Vi dice nulla la parola dipendenti? Vuol dire schiavi, completamente in balia di chi è in grado di suscitare ad hoc la paura per tenerci sotto controllo. Abbiamo visto che quando entra in gioco la paura tutto si paralizza e l’adrenalina sarà poi l’ormone che la fa da padrone.
Sapete come fa il sistema a renderci innocui, schiavi? Ci fa produrre adrenalina propinandoci ogni giorno sempre più paura con ogni mezzo possibile: attraverso i notiziari, i giornali, il cinema, ogni cosa insomma. Ci danno la dose quotidiana di droga finché siamo noi stessi a chiederne: abbiamo bisogno di sempre più adrenalina perché ne siamo drogati, dipendenti dall’ormone della paura. E il sistema ce lo da affinché ce ne stiamo tranquilli ed inermi. E non è tutto! Come tutte le droghe esiste anche in questo caso l’overdose. Certo! Perché di paura si muore! Vi suona familiare questo? Ora vi parlo di un esperimento dove ad alcuni gatti veniva fatta ascoltare musica classica, ad altri le urla strazianti dei propri simili che venivano uccisi. I primi vivevano floridi ed in salute, gli altri si ammalavano e morivano letteralmente di paura.

Questo ci porta direttamente alla situazione che stiamo vivendo: se un anziano è già debilitato per le patologie accende il notiziario e sente che c’è un virus che colpisce prevalentemente la sua categoria, poi per caso gli fanno un tampone e gli dicono che è positivo. Come la prenderà secondo voi? Non importa poi che i tamponi diano l’80% di falsi positivi, perché questo non lo dicono. Hanno fatto invece sapere al mondo intero che c’è un virus letale, una pandemia che non lascia scampo specialmente agli anziani ed in questo modo stanno portando avanti le peggiori coercizioni che si siano mai viste, nemmeno ai tempi delle pregresse pandemie. Sono riusciti a costringerci a casa per evitare il contagio! Tappati dentro senza neppure uscire per una passeggiata! Più che un decreto salva vita, sembra un’ulteriore alzata di asticella per vedere fino a che punto riusciamo a sopportare! Infatti le statistiche dicono che in Italia stanno morendo più persone che nel resto del mondo! Vi dice niente questo? Che sia la paura? È la paura infatti, aizzata dai media con l’aiuto dei social, che sta mietendo più vittime. Ma per fortuna tutti noi siamo dotati di un piano B, ovvero abbiamo un equipaggiamento che ci salva da tutto questo. Per prima cosa dobbiamo capire il meccanismo che c’è dietro le quinte e poi attivare la via di salvezza.

Esiste un modo per non dar spazio all’adrenalina che è quello di secernere al suo posto ormoni diversi, come l’ANP (polipeptide natriuretico atriale). Questo è l’ormone che produciamo quando siamo in armonia, cioè fiduciosi, aperti verso gli altri, altruisti, contenti e gioiosi. Per corredo di nascita noi abbiamo altri ormoni, che possiamo attivare quando vogliamo; non è troppo difficile, ecco cosa bisogna fare: occorre fermarsi, stare nel momento presente, scollegare per quanto possibile la mente e in questo modo entra in azione il nostro sistema parasimpatico che tutto calma e riporta alla normalità. In questo caso l’ormone dominante è la acetilcolina. Fatto questo possiamo andare oltre, cioè connetterci col nostro cervello quantico (lobo frontale), mantenere un’immagine il più possibile bella per noi e in questo semplice modo attiviamo, tramite l’ipotalamo, la secrezione di altri ormoni quali la serotonina che ci fa stare bene e attiva anche la rigenerazione dell’osso e delle cellule del fegato, l’ossitocina che promuove un senso di fiducia , ci rende meno diffidenti nei confronti degli altri e favorisce i legami interpersonali. Metodi molto validi per aumentare i neurotrasmettitori del benessere, della salute e della longevità sono: la meditazione, il canto, la musica, la danza. Dobbiamo sapere che noi siamo sempre protetti e questa deve diventare una certezza. Siamo dotati di libera scelta perciò sta a noi optare per la paura o per l’amore. Questa è una prova.
(Testo CC Devana e Marinella Maxia 2020)
Marinella Maxia si è laureata in medicina e chirurgia a La Sapienza di Roma e ha frequentato un biennio di specializzazione in Malattie Infettive all’ospedale Spallanzani sempre di Roma. Si è poi specializzata in omotossicologia e omeopatia e ha frequentato diversi corsi di medicina olistica. È ricercatrice microbiologica indipendente.