Rifletto sulle espressioni “salvare la vita”, “avremmo potuto salvare delle vite”, “procedura salva-vita” e mi rendo conto di quanto le frasi manipolino e distorcano la verità. E la verità è che non si salva la vita in quanto LA VITA NON E’ IN PERICOLO E NON PUO’ FINIRE. Il concetto di vita che si interrompe con la morte è una distorsione duale falsa. LA VITA E’ ETERNA E PUO’ SOLO COSTANTEMENTE AUTORIGENERARSI E TRASMUTARSI. La vita è ovunque, anche lì dove i nostri sensi limitati non la percepiscono. LA VITA E’ ANCHE ALL’INTERNO DI UN CADAVERE dove si muovono migliaia di creaturine vivissime che aiutano il corpo a trasmutare. SALVARE LA VITA è un PARADOSSO DUALE FALSO E FUORVIANTE. Tutto ciò che le pratiche mediche o pseudotali possono fare è prolungare la permanenza in un corpo che la visione duale mi fa credere di essere me. Chi lascia il corpo non “muore”: rimane vivx altrove. La VITA NON FINISCE, NON SI AMMALA, NON SI ARRESTA. LA VITA E’ UNITA’, NON ENTRA NEL PROCESSO DUALE DI INIZIO E FINE. Quindi insistere sul “salvare la vita”è alimentare in forma subliminale, con frasi errate alla radice, la paura patologica inculcata dalle chiese e dalle scienze patriarcali che solo questo nostro transito terreno in questo corpo sia vita. La Vita non necessita di essere “salvata” perché non è mai stata in pericolo: ci pensa da sé a trasformarsi. Noi siamo già salvx da sempre e per sempre.

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