Di Devana e dott. Marinella Maxia
La memoria della dualità vive con noi fin dall’inizio della nostra esistenza poiché è depositata direttamente nelle nostre cellule che si dividono, appunto, in polo positivo e negativo, quindi oscillazione.
Per poter fermare l’oscillazione affinché ci siano le condizioni per la salita è necessario creare stabilità nella cellula, quindi una terza polarità che annulli le altre due, ovvero quella neutra. Da quel momento in poi la nostra vita non sarà più diretta dal movimento oscillatorio duale, dalla necessità di scegliere tra positivo e negativo, tra buono e cattivo, e di intraprendere una strada che poi inevitabilmente ci porta a sperimentare quella opposta. La nascita del terzo polo nella cellula riprogrammerà la nostra vita fin dall’inizio, annullerà l’oscillazione e conseguentemente il giudizio, che deriva proprio dall’esistenza del “bene” e del “male” duali-polari. La fine dell’oscillazione ci consentirà di stare al centro e da lì salire, in tutti i sensi. Questa nuova divisione cellulare nei nuovi nati avverrà fin dall’embrione, mentre negli individui già adulti ogni ventiquattresima cellula si triplicherà anziché duplicarsi.
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